1) Dr Capelli,
Sirona nasce nel 2004 e ben presto è
diventata il colosso mondiale del
“settore dentale” . Perché questo rapporto speciale con il nostro Paese
e la scelta di operare con
una Azienda autonoma, Sirona Italy?
Innanzitutto una precisazione: con
la quotazione al listino Nasdaq di New York, avvenuta nel 2006, Sirona ha dato
un nuovo impulso verso una connotazione “global”. La storia di Sirona, invece,
inizia da molto prima, in quanto trae le proprie origini dal mondo Siemens, nascendo
come brand indipendente nel 1997 con
un’azione di spin-off del reparto che
già allora si occupava esclusivamente di equipment
dentale.
Il mercato italiano è sempre stato di primaria importanza, prima per Siemens e successivamente per Sirona: la presenza di un numero elevato di professionisti con una qualità media molto alta ha determinato una richiesta significativa di apparecchiature innovative e di prestigio, segmento nel quale Sirona è leader. Oggi, il mondo dentale italiano continua ad esprimere queste caratteristiche, pur scontando un deficit significativo nell’introduzione di nuove tecnologie, in particolare quelle con una forte componente di utilizzo di software. Queste tecnologie richiedono un servizio adeguato in tema di formazione ed istruzione all’uso, da qui deriva la scelta di intervenire nel mercato italiano con un’azienda figlia, in grado di essere a fianco dei dentisti italiani in tutte fasi di scelta dei propri investimenti: a partire da prima dell’acquisto, per poter provare e testare in anticipo la corrispondenza di quanto offerto rispetto alle proprie esigenze, fino a dopo di esso, per essere certi di avere a disposizione un percorso di affiancamento all’utilizzo pratico.
Questa mission è anche alla base la scelta di aprire filiali nelle principali aree del Paese: Sirona, infatti, è presente con una propria sede a Verona (Headquarter), a Roma e fra pochi giorni anche a Milano. Inoltre, nel prossimo futuro prevediamo di aprire almeno altre due filiali in altrettante zone strategiche del territorio nazionale.
Il mercato italiano è sempre stato di primaria importanza, prima per Siemens e successivamente per Sirona: la presenza di un numero elevato di professionisti con una qualità media molto alta ha determinato una richiesta significativa di apparecchiature innovative e di prestigio, segmento nel quale Sirona è leader. Oggi, il mondo dentale italiano continua ad esprimere queste caratteristiche, pur scontando un deficit significativo nell’introduzione di nuove tecnologie, in particolare quelle con una forte componente di utilizzo di software. Queste tecnologie richiedono un servizio adeguato in tema di formazione ed istruzione all’uso, da qui deriva la scelta di intervenire nel mercato italiano con un’azienda figlia, in grado di essere a fianco dei dentisti italiani in tutte fasi di scelta dei propri investimenti: a partire da prima dell’acquisto, per poter provare e testare in anticipo la corrispondenza di quanto offerto rispetto alle proprie esigenze, fino a dopo di esso, per essere certi di avere a disposizione un percorso di affiancamento all’utilizzo pratico.
Questa mission è anche alla base la scelta di aprire filiali nelle principali aree del Paese: Sirona, infatti, è presente con una propria sede a Verona (Headquarter), a Roma e fra pochi giorni anche a Milano. Inoltre, nel prossimo futuro prevediamo di aprire almeno altre due filiali in altrettante zone strategiche del territorio nazionale.
2) Quale è l'incidenza delle nuove tecnologie nello studio e
nel laboratorio odontotecnico? Con quale tipologia di studio e laboratorio vi
rapportate?
Innanzitutto, dobbiamo accordarci su
cosa si intende per “nuove tecnologie”. Per semplificare, potremmo definire
“nuova tecnologia” tutto ciò che richiede l’utilizzo di un software per
compiere un’azione che a sua volta rende possibile un’applicazione pratica
aggiuntiva rispetto alla consuetudine. Per chiarire il concetto, possiamo
pensare alla radiografia digitale: l’acquisizione di un’immagine Rx mediante un
sensore porta all’archiviazione automatica dell’immagine, senza rischi di
dimenticanze da parte dell’operatore, con un chiaro vantaggio rispetto alla prassi
tradizionale. In questo senso, il grado di incidenza delle nuove tecnologie è
variabile in funzione delle scelte operate nelle singole realtà e può diventare
molto alta, al punto da modificare radicalmente i protocolli operativi e, di
conseguenza, l’organizzazione del lavoro. Pensiamo, per esempio, a quei
laboratori odontotecnici che hanno deciso di passare totalmente al “digitale”,
lasciando fuori dalla porta fonditrici, forni di preriscaldo e qualche volta
persino le squadramodelli.
In questo senso, noi di Sirona ci
rapportiamo con ogni tipo di Studio e Laboratorio, con un unico presupposto: che
queste realtà abbiano la disponibilità a modificare una parte piccola o grande
delle proprie consuetudini lavorative.
3) Apparecchi come il vostro Cerec hanno creato uno scontro
con le associazioni di odontotecnici che rivendicano l'esclusività della
realizzazione della protesi anche in digitale per il timore di perdere una
parte del lavoro. Timori fondati?
Penso che i timori possano essere
fondati solo se e quando le persone vogliono “fermare il tempo”. Ogni momento
storico offre opportunità diverse che talvolta si aggiungono a quelle
precedenti, mentre altre volte le sostituiscono. Basti pensare a quando i
progetti dei palazzi si facevano al tecnigrafo, disegnando con penne a china su
innumerevoli fogli traslucidi: per ogni modifica si doveva grattare la china
con il rischio di rifare tutto da capo. Certamente oggi non si è interrotta la
costruzione di palazzi! Anzi, grazie ai progetti virtuali mediante software, si
riesce a progettarli meglio e con maggior creatività Sono spariti, quindi, i disegnatori? Alcuni
si; altri hanno cambiato strumenti e hanno continuato a disegnare.
CEREC ha avuto il merito e l’onere
di introdurre la tecnica CAD CAM nell’ambiente dentale e rappresenta un nuovo
modo di risolvere i problemi dei pazienti. Un modo particolarmente efficiente e
ricco di prospettive anche per il mondo odontotecnico. È chiaro, però, che
anche in questo caso il prezzo da pagare è la necessità di cambiare il proprio approccio
professionale, cercando di acquisire nuove competenze e strumenti da mettere a
disposizione dei clinici. Molti odontotecnici hanno già iniziato un cammino in
questo senso: basta leggere l’editoriale pubblicato in questi giorni dal
Presidente di ANTLO, una delle organizzazioni più rappresentative degli
odontotecnici, che stimola i propri colleghi ad alzare lo sguardo dal proprio
banco di lavoro per individuare nuove prospettive.
4) Non pensa che la possibilità per il dentista di inviare
il file dell'impronta digitale ad un centro di fresaggio gestito non
necessariamente da un odontotecnico rivoluzioni gli equilibri, già deboli,
nella filiera dentale? In protesi fissa l'odontotecnico sarà solo più quello
che ceramizza mentre le strutture saranno realizzate dai grossi centri di
fresaggio?
Certo, questo è senza dubbio un
rischio presente: se l’unico obiettivo è l’abbassamento dei costi di produzione
dei manufatti, i centri di fresaggio assumeranno un atteggiamento speculativo a
scapito della qualità e, di conseguenza, l’odontotecnico sarà in balìa di un
processo produttivo sul quale non potrà esercitare nessun controllo.
Per questo motivo, Sirona ha da
sempre impostato la propria strategia assegnando un ruolo primario
all’odontotecnico, offrendo sistemi che si adattano anche a piccoli laboratori
e mettendoli così in condizione di entrare nel mondo digitale, calibrando gli
investimenti in funzione delle proprie necessità. Siamo gli unici a permettere
di progettare e produrre partendo da una licenza software del valore di poche
centinaia di euro, per poi passare anche gradualmente all’acquisto di Milling Center perfettamente in grado di
integrarsi, per caratteristiche e costo, in laboratori di ogni dimensione.
Anche la nostra proposta di impronta
ottica pone il laboratorio odontotecnico al centro dell’operatività: i file
generati dai sistemi Sirona non vengono indirizzati a un ente centrale o
addirittura a un Milling Center; al contrario, vengono messi direttamente a
disposizione di un network di odontotecnici attraverso il portale gratuito
“SironaConnect”.
Purtroppo, alcuni odontotecnici si
fermano alla malposta critica verso Sirona in ambito CEREC, senza vedere che la
nostra strategia tiene ampiamente conto degli interessi della loro
categoria.
5) Le nuove tecnologie Cad Cam
stanno rivoluzionando il modo di esercitare l'odontoiatria, una evoluzione
irreversibile?
Questo è un dato di fatto: la tecnologia CAD CAM è già entrata in modo diretto o indiretto nell’odontoiatria. Tutto il mondo delle metodiche metal free si avvale ampiamente delle tecniche CAD CAM e molti laboratori offrono lavori basati su produzioni CAM anche per strutture metalliche. A questo aggiungiamo naturalmente i sistemi CEREC, che stanno avendo una diffusione sempre maggiore perché permettono la soluzione diretta di molti casi nella conservativa e nella piccola protesi, con grande beneficio per i pazienti in termini di qualità e tempo. Dobbiamo sempre più prendere coscienza del fatto che sono proprio i pazienti che alla fine determinano il successo o l’insuccesso di una tecnologia ed è quindi a loro che deve essere indirizzata l’attenzione di tutti gli attori in gioco quando si valuta l’impatto di nuove prassi.
Questo è un dato di fatto: la tecnologia CAD CAM è già entrata in modo diretto o indiretto nell’odontoiatria. Tutto il mondo delle metodiche metal free si avvale ampiamente delle tecniche CAD CAM e molti laboratori offrono lavori basati su produzioni CAM anche per strutture metalliche. A questo aggiungiamo naturalmente i sistemi CEREC, che stanno avendo una diffusione sempre maggiore perché permettono la soluzione diretta di molti casi nella conservativa e nella piccola protesi, con grande beneficio per i pazienti in termini di qualità e tempo. Dobbiamo sempre più prendere coscienza del fatto che sono proprio i pazienti che alla fine determinano il successo o l’insuccesso di una tecnologia ed è quindi a loro che deve essere indirizzata l’attenzione di tutti gli attori in gioco quando si valuta l’impatto di nuove prassi.
Se poi a questo aggiungiamo le già
possibili integrazioni fra i sistemi CAD CAM e quelli basati su radiologia 3D,
otteniamo un quadro che non potrà essere cancellato ed andrà ad arricchirsi di
sempre maggiori possibilità.
6) Quali sono le novità che nei prossimi anni arriveranno
sul mercato? Scanner, orale e da laboratorio saranno tra pochi anni uno
strumento d'uso comune in tutti i laboratori e studi dentistici italiani?
Noi ne siamo convinti: l’impronta
ottica è la base sulla quale impostare i processi, è la trasformazione del modo
di interpretare l’odontoiatria e di conseguenza l’odontotecnica. Del resto, il “problema
dei problemi” è sempre stato quello di trasferire fra studio e laboratorio
tutte le informazioni inerenti il paziente, ricordando a questo proposito la
complessità dei protocolli per lo sviluppo e il montaggio di modelli
sull’articolare individuale. L’impronta ottica e tutte le applicazioni software
che ne derivano rendono possibile un annullamento delle distanze - non solo
fisiche - fra studio e laboratorio. Pertanto, nei prossimi mesi ed anni vedremo
un arricchimento delle potenzialità legate al concetto che noi chiamiamo
“Paziente Virtuale”, ovvero un ambiente software nel quale sono presenti tutti
gli elementi diagnostici e dinamici che permettono la simulazione prima
virtuale e poi reale di una riabilitazione dentale.
I vantaggi di queste possibilità oggi sono già evidenti e noi di Sirona stiamo mettendo in atto tutto quanto ci è possibile per renderle disponibili in ogni realtà operativa.
I vantaggi di queste possibilità oggi sono già evidenti e noi di Sirona stiamo mettendo in atto tutto quanto ci è possibile per renderle disponibili in ogni realtà operativa.
per gentile concessione de il "ildentale.it"
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